I miei racconti (1)

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I miei racconti (1)Vivo in un piccolo paesino del sud Italia,dove ogni argomento sul sesso è tabù e prima di internet tutte le nostre relazioni dovevano essere affrontate a quattro occhi. Io sono sempre stato timido e il dover affrontare l’altro sesso faccia a faccia,mi metteva in enorme difficoltà.Le mie storie saranno tutte vere e dovrò cambiare i nomi,potete capire il perché; comunque i miei primi approcci avvennero durante medie e fu Jojo ( soprannome che le diedi in privato e questo non lo cambio) la prima con la quale iniziai a scoprire il mio corpo e quello femminile. Lei era bionda,riccia,occhi a palla blu, magra e molto più sveglia di me.Avevamo finito la seconda media e ogni tanto ci chiamavamo a casa (eh, i ragazzini iniziavano ad avere i cellulari ma noi ancora no) illegal bahis siteleri per uscire e fare qualche giro o giocare; ma fu proprio in quella estate calda e durante una partitatella di basket che lei si chinò per raccogliere la palla e fare il primo tiro e io vidi dalla sua maglietta,una profonda scollatura; sappiamo che succedesse noi maschietti a quella età e da quel giorno non la vidi più con gli stessi occhi. Chiaramente anche gli altri razzini la videro e purtroppo anche le altre ragazzine che la iniziarono a prendere in giro in modo sempre più pesante di giorno in giorno,tanto che lei si allontanò dal nostro gruppo ma io continuai a chiamarla a casa finché decidemmo di uscire ma per rifugiarsi a casa della sua miglior amica Daniela. Qui avevamo PlayStation bedava bonus veren siteler e non so quanti giochi a disposizione per passare l’intera estate e dato che Daniela non usciva mai e amava la sua PlayStation,la mamma era più che felice di averci lì.Era l’epoca di Tekken3 e passavamo interi giorni a giocare finché un giorno io e Jojo rimanemmo qualche minuto soli, non ricordo dove era Daniela ma ricordo che decisi che dovevo sfruttare la situazione. Il problema? Ero troppo timido;sapevo che dovevo fare qualcosa ma non sapevo cosa, il cuore mi batteva a mille e non sapevo da dove iniziare, le dissi che la luce rifletteva troppo sulla TV e che volevo chiudere la finestra, pensando che il buio mi avrebbe aiutato. Ricominciamo a yatırımsız deneme bonusu giocare e finalmente riuscì a dire “ma se ti baciassi mi prendi a schiaffi?” e lei subito replicò “SI!!!”. Io rimasi gelato dalla sua risposta ma decisi di buttarmi e mi avvicinai,lei con gli occhi spalancati mi guardava e la baciai, il mio pensiero successivo furono i suoi seni! Volevo toccarli ma non avevo il coraggio e mi accontentai del mio primo bacio con la lingua.La casa di Daniela divenne il nostro rifugio, specialmente la mattina,eravamo soli,fanculo il mare,fanculo le partite a palla,avevo trovato un altro interesse. Facevamo capire a Daniela di lasciarci da soli e le nostre lingue iniziavano a esplorarsi e un giorno le chiesi di toccare i suoi seni ma la risposta fu un secco “NO!”, così aspettai fino alla fine dell’estate! Non ricordo di averglielo chiesto di nuovo ma ricordo di averli toccati sopra la maglietta, non erano grandissimi ma per me erano i primi e scoprì di amare le tette; presi la sua mano e la misi sul mio cazzo e fu il massimo che mi potevo permettere.continua….

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